Gruppo scultoreo policromo della Deposizione.
Si trova nella cappella del sepolcro situata nel transetto destro della Chiesa superiore; è composto dal Cristo morto, dalle tre Marie (Madonna, Maria Cleofa e Maria Salome), dalla Maddalena, San Giovanni Evangelista, Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo.
Si tratta di una particolare iconografia dove il corpo del Cristo è disteso al centro della scena e le figure degli astanti sono disposte in semicerchio attorno ad esso in modo da creare un evidente effetto teatrale e favorire così l’immedesimazione dei fedeli nel tragico evento.
Questi gruppi scultorei realizzati in pietra, legno o modellati in terracotta, chiamati anche mortorii o sepolcri, hanno avuto notevole diffusione nei secoli XIV e XV in Piemonte, Lombardia, Emilia e Veneto. Il gruppo scultoreo di San Fermo è attribuito alla scuola di Giovanni di Rigino (sec. XIV); è stato restaurato nel 1996 – 1997 sotto la direzione del Dott. Fabrizio Pietropoli della Soprintendenza del Veneto. Il complesso intervento ha portato al recupero dopo le operazioni di pulitura di significativi brani della policromia e delle dorature originali al di sotto di sporco e strati di ridipinture. I rifacimenti incongrui sono stati rimossi; le lesioni e le mancanze ricostruibili sono state stuccate ed intonate con leggere velature ad acquarello per adeguarle alle parti originali. Grazie al contributo dell’ arch. Arrigo Rudi è stata proposta una ricollocazione del gruppo scultoreo secondo un’interpretazione riferita più correttamente alla Deposizione anziché al Compianto; in base agli elementi rinvenuti durante il corso dei lavori si è ritenuto opportuno porre la figura di Cristo ad un’altezza media tra pavimento e mani degli astanti, cosi da suggerirne il collegamento e la relazione.