Questi affreschi provengono dalla decorazione di Villa Porto di Torri di Quartesolo (VI) e raffigurano le imprese di Ippolito Porto nella veste di capitano di ventura al servizio del Duca di Savoia e dell’imperatore Carlo V.
Sono stati attribuiti dalla critica prima a Giovanni Fasolo, poi, in maniera più convincente alla maniera di Giovambattista Zelotti e datati negli anni immediatamente successivi alla morte del protagonista avvenuta a Corfù nel 1572.
Vincenzo Magrini nel 1851, oltre che menzionarli per la prima volta, fornisce un prezioso elenco delle scene dipinte e della loro successione quando ancora costituivano la decorazione del Salone principale della Villa; alcuni decenni dopo (1925-26) gli affreschi vennero strappati da Franco Steffanoni, decontestualizzati, esposti prima nelle sale del teatro Olimpico, poi a Palazzo Chiericati, in Biblioteca Bertoliana ed infine in Palazzo Trissino.
Il nostro intervento, finanziato dal Ministero dei Beni Culturali e diretto dalla Soprintendenza per le Belle Arti e Paessaggio delle province di VR, VI e RO, si è svolto dal mese di giugno 2015 fino a gennaio 2016; è consistito nel rinnovo dei vecchi supporti lignei e nella presentazione degli affreschi strappati secondo criteri più aggiornati.